Costituita fra Agrabah e Turati una nuova Fondazione dedicata alla cura e alla ricerca sull’autismo. In un convegno a Pistoia il punto sulle politiche regionali e gli interventi toscani. I programmi futuri del nuovo ente.
Il «raggio verde» è un raro fenomeno atmosferico che si verifica all’alba o al tramonto quando il sole crea, per pochi istanti e in particolari condizioni di purezza dell’aria, una sottile striatura verde smeraldo.
La leggenda vuole che coloro che riescono a vederla possono cambiare la propria vita, realizzando i desideri più profondi.
E’ sulla base di questa suggestione che la Fondazione “F. Turati” ed Agrabah Onlus hanno scelto il nome «raggio verde» per la nuova Fondazione alla quale hanno dato vita e che sarà completamente dedicata ai disturbi dello spettro autistico. Si è voluto mettere insieme la passione e la conoscenza diretta del problema dell’autismo che hanno i genitori che nel 2002 dettero vita all’associazione Agrabah, la competenza tecnica e scientifica di quanti operano attualmente alla Casa di Gello e a Santomato, la capacità organizzativo–gestionale e la solidità del patrimonio della Turati per dare un contributo, speriamo importante, alla risposta della società alla sfida dell’autismo. Inizialmente il nuovo Ente punterà al miglioramento delle strutture attualmente esistenti, Casa di Gello e Centro per l’età evolutiva di Santomato, puntando all’accreditamento e al convenzionamento della Comunità alloggio protetta di Gello. In prosieguo di tempo si punterà a sviluppare l’attività e ad impostare una nuova politica per dare una risposta anche al Dopo di Noi. A questo fine è stato già dato incarico al Dott. Scarafuggi, un dirigente sanitario molto esperto che fa parte anche del CdA del nuovo Ente, e al Dott. Boschetto, il neuropsichiatra che segue le strutture esistenti, di mettere a punto un progetto di sviluppo innovativo che sarà realizzato per gradi.
Primo atto della nuova strategia mirata ad alzare sempre di più la qualità dei servizi offerti un convegno che si è tenuto venerdì 18 ottobre a Villa Cappugi a Pistoia dal titolo “Disturbi dello spettro autistico, transizioni nel ciclo di vita. Ricerca, modelli di intervento ed esperienze toscane”. Oltre 100 persone provenienti da tutte le parti della Toscana, e non solo, hanno partecipato all’evento. Sono intervenuti i massimi dirigenti di settore della regione toscana che hanno tracciato un quadro dettagliato delle politiche per l’autismo, gli psichiatri che operano in prima linea e i rappresentanti delle più importanti realtà associazionistiche regionali che hanno illustrato le varie modalità di intervento ambulatoriale, semi-residenziale e residenziale.
Ne è emerso un quadro composito in forte crescita che, come ha tenuto a sottolineare l’assessore Saccardi in una lettera fatta pervenire al convegno, vedrà da un lato il progressivo maggiore impegno della regione «dai 2000 minorenni in carico attualmente alle varie Unità Funzionali di salute mentale delle Asl – ha detto l’assessore – passeremo ad oltre 3000 tra quindici anni» e dall’altro il coinvolgimento attivo delle varie realtà toscane «tutto questo – ha scritto la Saccardi – il Sistema sanitario e sociale regionale non lo può fare da solo, deve poter contare sull’integrazione con i centri di Riabilitazione, che hanno costruito in oltre vent’anni un sistema importantissimo di risposte residenziali e diurne».
Da parte sua la Turati, attraverso il suo Comitato scientifico ha reso noto di aver deciso di finanziare, presso la Casa di Gello e il Centro di Santomato, un’attività ricerca da portare avanti in stretta collaborazione con le Università toscane.
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